Le recenti modifiche normative relative al ravvedimento operoso introducono una sostanziale differenziazione nell’applicazione delle sanzioni, a seconda della data in cui è stata commessa l'infrazione. Questa distinzione si basa su un concetto cruciale:
non è la data in cui viene irrogata la sanzione o in cui viene effettuato il ravvedimento a determinare quale normativa si applichi, bensì la data dell'infrazione stessa. Questo approccio ha generato una situazione particolare, caratterizzata dalla
mancata applicazione del principio di "favor rei", il quale prevede l'applicazione della norma più favorevole al contribuente.
Applicazione delle Vecchie e Nuove Sanzioni in Base alla Data dell’Infrazione
- Infrazioni commesse prima di settembre 2024:
- Per le violazioni commesse prima di questa data, si continuerà ad applicare la vecchia sanzione edittale, anche se il ravvedimento o l’irrogazione della sanzione avvengono dopo settembre 2024.
- Un esempio rilevante è l'infedele dichiarazione dei redditi relativa all'anno d'imposta 2022 (Redditi23), per la quale, indipendentemente dal momento in cui verrà effettuato il ravvedimento o accertata l’infrazione, la sanzione applicata sarà
quella vecchia, pari al 90%.
- Lo stesso principio vale per le violazioni relative alla dichiarazione annuale IVA 2023, purché la presentazione sia avvenuta prima del 1° settembre 2024.
- Infrazioni commesse da settembre 2024 in poi:
- Per le infrazioni commesse a partire da settembre 2024, entreranno in vigore le nuove sanzioni edittali, generalmente più favorevoli.
- Ad esempio, le prime violazioni che beneficeranno delle nuove sanzioni ridotte saranno quelle legate alla scadenza del 16 settembre 2024.
- A seguire, saranno soggette alle nuove sanzioni le infrazioni relative al modello Redditi24, la cui presentazione è prevista per ottobre 2024.
Modifiche alle Riduzioni delle Sanzioni Tributarie
Le regole di riduzione delle sanzioni nel contesto del ravvedimento operoso sono state anch'esse oggetto di revisione. Anche in questo caso, la data di commissione dell'infrazione sarà determinante per stabilire quale normativa applicare.
- Violazioni commesse prima di settembre 2024:
- Non si potrà beneficiare del minimo del 70% né della riduzione ulteriore derivante dalla presentazione di una dichiarazione integrativa prima del controllo fiscale.
- Se il ravvedimento viene effettuato dopo il termine della dichiarazione dell’anno in cui è stata commessa la violazione (ad esempio, per Redditi22), si dovrà applicare la vecchia riduzione a 1/6, anziché quella nuova a 1/7.
Implicazioni della Mancata Applicazione del Principio del Favor Rei
Questa situazione riflette una scelta normativa specifica che esclude il principio di specialità, generalmente applicato per garantire l’uso della norma più favorevole al contribuente (favor rei). Tale esclusione può generare casi in cui due contribuenti,
colpevoli della stessa infrazione ma in date diverse, potrebbero vedersi applicare sanzioni significativamente diverse.
In sintesi, la normativa sul ravvedimento operoso ha subito modifiche che richiedono un’attenta considerazione della data dell’infrazione per determinare quale sanzione e quale regime di riduzione applicare. Le differenze tra vecchio e nuovo regime
potrebbero avere un impatto notevole, richiedendo ai contribuenti e ai loro consulenti una maggiore attenzione alle scadenze e alle norme in vigore.