Modello 730/2025: Guida Completa

Affrontare ogni anno la dichiarazione dei redditi può sembrare un compito “burocratico” e complicato, ma il Modello 730 offre un percorso semplificato e vantaggioso pensato espressamente per dipendenti e pensionati. Nel 2025, anche grazie ai servizi digitali dell’Agenzia delle Entrate, la procedura è più snella che mai: in questo articolo ne esploreremo i tratti salienti, dalle scadenze agli oneri deducibili, fino ai benefici che rendono il 730 la soluzione ideale per chi non vuole sorprese.


Chi può presentare il 730 e perché conviene

Il Modello 730 è riservato a chi percepisce redditi da lavoro dipendente o da pensione, grazie alla figura del “sostituto d’imposta” (datore di lavoro o ente pensionistico) che si fa carico di versare le imposte e di erogare eventuali rimborsi o trattenute direttamente in busta paga o in pensione. Può utilizzarlo anche il familiare a carico inserito nella dichiarazione e i collaboratori coordinati e continuativi con redditi assimilati. L’aspetto più apprezzato? Non dovrete anticipare acconti né attendere l’anno successivo per ricevere il rimborso: tutto avviene entro l’anno di presentazione, solitamente tra luglio e agosto.


Le scadenze chiave del 730/2025

  1. 30 aprile 2025
    Dal 30 aprile è disponibile online il 730 precompilato, con una parte dei vostri dati già inseriti dall’Agenzia delle Entrate (redditi di lavoro, oneri comunicati da enti terzi, interessi passivi mutui, ecc.).

  2. 20 maggio 2025
    Questo è il termine ultimo per accedere al precompilato, verificarne la correttezza, integrarlo o modificarlo. Se non fate nulla, il sistema provvederà a trasmettere la bozza così com’è.

  3. 30 settembre 2025
    Scade il termine per l’invio formale del modello, sia che decidiate di procedere autonomamente online, sia tramite CAF o professionista abilitato. Prima inviate, prima otterrete i rimborsi.

  4. 25 ottobre 2025
    Termine per presentare un 730 integrativo in caso di errori che comportino un maggior credito o un minor debito.

  5. 11 novembre 2025
    Ultimo giorno per il 730 rettificativo (tipo 2), cioè per correggere errori che aumentano il debito o riducono il credito già trasmesso.


Oneri deducibili: ridurre il reddito complessivo

Gli oneri deducibili si sottraggono dal reddito complessivo prima del calcolo dell’IRPEF, abbattendo la base imponibile. Tra i più comuni:

  • Contributi previdenziali obbligatori e volontari (es. INPS, casse professionali) fino a € 5.164,57 annui;

  • Assegni periodici al coniuge (divorzile o di separazione), quando previsti da sentenza;

  • Contributi per addetti domestici e badanti, nel limite di € 1.549,37;

  • Oneri su canoni di locazione (per talune categorie di inquilini).

Includerli correttamente significa abbattere in partenza la base su cui calcolare le imposte.


Spese detraibili: recuperare il 19 % dall’imposta lorda

Le detrazioni – normalmente applicate al 19 % – riducono direttamente l’imposta dovuta. Ecco qualche voce saliente:

  • Spese sanitarie senza tetti massimi, purché documentate con fattura o ricevuta;

  • Spese scolastiche e universitarie, per ogni ordine di studio (asili nido, scuole, atenei);

  • Bonus ristrutturazioni e ecobonus, con aliquote variabili (50 %, 65 %, 110 %);

  • Spese sportive dei figli, fino a € 210 annui per figlio under 18;

  • Canoni di locazione per studenti fuori sede, fino a € 2.633;

  • Erogazioni liberali a Onlus, associazioni di promozione sociale e istituti religiosi (entro limiti di legge).

Per ciascuna di queste spese è fondamentale conservare la documentazione e – dove possibile – approfittare del precompilato, che spesso riporta già le voci trasmesse da terzi (ad esempio, strutture sanitarie o istituti scolastici).


Vantaggi e suggerimenti per una dichiarazione senza pensieri

  • Precompilato online: risparmio di tempo e riduzione del rischio di errori grazie ai dati già caricati dall’Agenzia;

  • Conguagli automatici: i rimborsi compaiono in busta paga o in pensione entro l’estate;

  • Nessun anticipo: non dovete versare acconti IRPEF (ci pensa il sostituto d’imposta);

  • Assistenza qualificata: CAF e professionisti dedicati vi guidano fino alla trasmissione e possono suggerire ulteriori opportunità di risparmio.

 

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