COME CAMBIARE COMMERCIALISTA

Può capitare che, per varie ragioni, si decida di cambiare il proprio consulente e spesso si rimanda tale decisione perché l’attuale consulente è un amico, un familiare, ha l’ufficio vicino casa, è sempre stato il solo ad occuparsi dell’attività oppure si pensa che la procedura sia complessa o che possa portare a spiacevoli conseguenze.

In realtà, la procedura non è affatto complicata, bastano pochi accorgimenti e non sarà più complicato che cambiare il proprio idraulico di fiducia.

Non devi preoccuparti delle motivazioni che ti spingono a cambiare il tuo attuale commercialista, devi soltanto rispettare la tempistica che, probabilmente, hai distrattamente pattuito nel conferimento del mandato professionale.

La revoca del mandato

La revoca del mandato è l’atto formale con cui si solleva il proprio consulente dall’incarico conferitogli.

Occorre verificare se il mandato sia stato conferito solo verbalmente o con atto scritto.

Nel primo caso, è sufficiente comunicare la nuova decisione al vecchio consulente. È sempre opportuno avvisarlo con anticipo (30 giorni sono sufficienti) con una comunicazione scritta al fine di evitare equivoci e richieste per compensi non dovuti.

Nel caso in cui l’incarico sia stato conferito con atto scritto, spesso accade che sia stato specificato un termine entro il quale deve essere comunicata la disdetta e che, probabilmente, è stata distrattamente pattuita alla firma del mandato professionale. In questo caso, l’unica cosa che conta è quella di rispettare le tempistiche concordate inviando la comunicazione della revoca tramite raccomandata o tramite PEC in modo da evitare qualsiasi fraintendimento.

La lettera con la quale si comunica la volontà di revocare l’incarico deve essere il più possibile chiara e senza lasciare spazio a dubbi. Ad esempio:

Egregio Dott. _________,

con la presente le comunico la mia volontà di revocare l'incarico a suo tempo conferitole e quindi di non voler più usufruire dei servizi offerti dal vostro studio (contabili, fiscali e tributari) dal __/__/____.

Tutte le dichiarazioni fiscali ed adempimenti relativi all’anno in corso restano di Vostra competenza, ma la preghiamo di sospendere ogni prestazione a favore della mia impresa dal 31/12/20XX. Fino a quella data la invito a svolgere solo gli adempimenti necessari ed imprescindibili, e contestualmente la invito a voler predisporre quanto occorre per la riconsegna di tutta la documentazione in suo possesso e che mi riguarda fra cui, a mero titolo di esempio, i Registri Iva, i Registri contabili, ogni documentazione tributaria.

Il predetto materiale può essere consegnato al sottoscritto in luogo ed ora da concordarsi.

Ferma ed impregiudicata ogni reciproca ragione dipendente dal suo operato professionale, ringraziandola per l'opera svolta distintamente la saluto.

Luogo e Data

Quale è il momento migliore per cambiare il proprio commercialista

Il periodo migliore per effettuare il cambio del proprio consulente è l’inizio dell’anno.

In questo caso, in regime di contabilità IVA semplificata o ordinaria, il vecchio consulente dovrà provvedere a fare la chiusura dell’esercizio mentre il nuovo consulente comincerà ad operare con la riapertura dei conti e procederà con tutti gli adempimenti contabili e fiscali riferiti all’anno in corso.

Saranno a carico del precedente commercialista, come vedremo tra breve, procedere a tutti gli adempimenti riferiti all’anno passato anche se il precedente commercialista può essere restio a svolgere tutti gli adempimenti spettanti.

Più complesso è il caso in cui il nuovo consulente subentra nella tenuta della contabilità durante l’esercizio in corso. In questo caso si potrebbe creare un po' di confusione nel passaggio di consegne anche se ciò non costituisce comunque un problema insormontabile.

Per i contribuenti in regime forfettario, è molto probabile che non sia stata firmata alcuna lettera d’incarico in quanto obbligati solamente alla presentazione della dichiarazione dei redditi. In questo caso è sempre opportuno comunicare la volontà di cambiare commercialista anche se non vi sono particolari adempimenti da effettuare. È possibile, dunque, cambiare professionista in qualsiasi momento dell’anno e non per forza aspettare il primo gennaio dell’esercizio successivo.

I dichiarativi dell’anno del passaggio

Uno dei problemi che sorge più di frequente nel momento del passaggio dell’incarico riguarda la compilazione e l’invio dei dichiarativi relativi all’anno di passaggio. Tali adempimenti, normalmente, sono di competenza del precedente commercialista che, tuttavia, può essere restio a svolgerli.

È opportuno precisare con il precedente commercialista che gli adempimenti fiscali e contabili in corso rimangono a suo carico in modo da evitare eventuali fraintendimenti.

Ipotizzando che si decida di cambiare il proprio commercialista il 01/01/2022, saranno di competenza del vecchio commercialista tutti i dichiarativi riguardanti l’anno 2021 che dovranno essere inviati nel corso del 2022. In particolare, saranno a carico del precedente commercialista:

  • La dichiarazione IVA:
  • La dichiarazione dei Redditi;
  • La dichiarazione IRAP;
  • Il modello 770;
  • La Certificazione Unica.

Tali adempimenti dovrebbero essere espletati dal precedente commercialista ma tutto ciò non è affatto scontato. Come anticipato, il vecchio consulente potrà mostrarsi restio a svolgere le ultime incombenze che, di conseguenza, saranno svolte dal nuovo consulente.

La riconsegna della documentazione

I documenti che sono stati consegnati al commercialista restano sempre di vostra proprietà e, pertanto, non si deve essere restii nel richiederli. Il consulente non ha nessun diritto di trattenerli e, in caso di mancata restituzione, può incorrere in sanzioni sia penali che disciplinari.

I documenti che dovranno essere riconsegnati sono:

  • I registri contabili;
  • I registri IVA;
  • La documentazione fiscale e tributaria.

Alcuni adempimenti sono anche a carico del nuovo consulente che, prima di accettare l’incarico, coerentemente con il codice deontologico che disciplina questa professione, deve:

  • Accertarsi che il cliente abbia informato il collega della richiesta di sostituzione ed abbia manifestato formalmente il recesso dell’incarico professionale. Nel caso contrario, deve provvedere ad informalo senza indugio;
  • Accertarsi che la sostituzione non sia richiesta dal cliente per sottrarsi al rispetto della legge, alla corretta esecuzione dell’incarico imposta dal precedente collega o al riconoscimento delle legittime spettanze di quest’ultimo;
  • Invitare il cliente a pagare tempestivamente il compenso dovuto al precedente collega, salvo che tale ammontare sia stato debitamente contestato.

In caso di variazione del luogo di tenuta delle scritture contabili il contribuente deve, entro 30 giorni dall’avvenuta variazione, comunicarla all’Agenzia delle Entrate. Infatti, la stessa agenzia ha precisato che nessun obbligo di comunicazione è previsto a carico del depositario delle scritture contabili (il commercialista al quale avete revocato il mandato) nel caso in cui, cessato il rapporto di deposito quest’ultimo riconsegni al contribuente le scritture contabili, salvo che il contribuente abbia conferito allo stesso la delega ad effettuare l’adempimento. Quest’ultimo adempimento viene, di norma, espletato dal consulente entrante dopo la riconsegna della documentazione.

PUOI SCARICARE UN FAC-SIMILE PER LA REVOCA DEL MANDATO DA QUI