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L’articolo 1 della bozza del cosiddetto “Decreto Sostegno”
prevede un nuovo contributo a fono perduto a favore di tutti i soggetti che
svolgono attività d’impresa, arte o professione titolari di partita IVA.
Il contributo, sulla scia dei precedenti, è destinato alle
attività che non risultino cessate alla data di entrata in vigore del
provvedimento o che, in caso di nuova attività, non siano state aperte dopo l’entrata
in vigore del provvedimento.
Per quanto concerne i requisiti, per poter beneficiare del
contributo è necessario non avere ricavi o compensi superiori a 5 milioni di
euro nel periodo d’imposta 2019. Viene confermato il calo di due terzi del
fatturato e dei corrispettivi da calcolarsi prendendo a riferimento i mesi di
gennaio-febbraio 2019 ed il medesimo periodo per l’anno 2021. Il contributo è
determinato applicando alla differenza tra i due periodi la percentuale del:
Anche in questo caso, il contributo minimo è di 1.000 euro
per le persone fisiche e di 2.000 euro per gli altri soggetti qualora l’importo
risultante fosse inferiore a questi importi.
Per poter richiedere il contributo, è necessario presentare
una nuova istanza riguardate la sussistenza dei requisiti che sarà meglio
definita con un successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle
Entrate.
La principale novità del nuovo contributo a fondo perduto, che
fino ad ora ricalca i precedenti, riguarda la sua erogazione. Il contribuente
potrà, infatti, optare per la richiesta di un contributo diretto oppure per la
sua erogazione tramite credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione
tramite modello F24.
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