• domenica 30 maggio 2021

SOSPENSIONE DELLE RATE DEL MUTUO CON ISEE FINO A 40.000 EURO

L’articolo 64 del Decreto Sostegni-bis ha prorogato fino al 31 dicembre 2021 la possibilità di richiedere la sospensione del mutuo prevista dall’articolo 54 del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 (cosiddetto “Decreto Cura Italia”).

Possono accedere alla sospensione i lavoratori autonomi, i liberi professionisti, gli artigiani ed i commercianti che, a cause delle restrizioni legate al Covid-19 hanno registrato, nel trimestre che precede la domanda, un caso del proprio fatturato superiore al 33% rispetto al fatturato dell’ultimo trimestre del 2019. Possono accedere alla sospensione anche coloro che abbiano già fruito dei 18 mesi di sospensione previsti in caso di temporanea difficoltà per i titolari di mutuo per l’acquisto della prima casa, ovvero di due periodi di sospensione purché sia ripreso, da almeno tre mesi, il regolare pagamento delle rate.

Le sospensioni già concesse non saranno oggetto di una proroga automatica ma occorre presentare una nuova richiesta considerato, oltretutto, che una sospensione delle rate comporta un aumento degli interessi da corrispondere.

Rispetto al Decreto Cura Italia, il Decreto Sostegni-bis ha introdotto il limite dell’ISEE che non deve essere superiore a 40.000 euro annui. Rimane invariato il limite del mutuo a 400.000 euro.

Per coloro che non hanno compiuto i 36 anni di età, li Decreto Sostegni-bis rinnova le garanzie del Fondo statale nella misura massima del 50% della quota capitale concessa tempo per tempo sui finanziamenti connessi all’acquisto ed ad interventi di ristrutturazione d accrescimento dell’efficienza energetica di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale del mutuatario. Per l’acquisto della prima casa da parte di soggetti under-36, il Decreto Sostegni-bis, accanto all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali nonché, per gli atti imponibili ad IVA, un credito d’imposta pari alla totalità dell’imposta sul valore aggiunto, il requisito di un indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 40.000 euro annui.