• venerdì 20 gennaio 2023

Assegno Unico 2023: le novità della legge di bilancio in vigore da febbraio

La misura dell’Assegno unico e universale (AUU) costituisce un beneficio economico attribuito, su base mensile, per il periodo compreso tra il mese di marzo di ciascun anno e il mese di febbraio dell’anno successivo, ai nuclei familiari sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). In quanto misura “universalistica”, l’AUU spetta anche in assenza di ISEE sulla base dei dati dichiarati dal richiedente nel modello di domanda.

Con la nuova Legge di Bilancio 2023 di prevede un aumento significativo degli importi. Tali aumenti sono riconosciuti solo ed esclusivamente con la presenta del nuovo ISEE entro il prossimo 28 febbraio.

Per ottenere gli aumenti dell’assegno unico previsti dalla nuova Legge di Bilancio, le famiglie interessate dovranno presentare la DSU, la Dichiarazione Sostitutiva Unica, per il rinnovo dell’ISEE entro il 28 febbraio. Chi non presenterà la domanda continuerà a ricevere d’ufficio la prestazione da parte dellINPS, ottenendo unicamente gli importi minimi previsti fino al 2022. In sostanza, senza l’aggiornamento dell’ISEE, si corre il rischio non solo di perdere gli incrementi previsti con la manovra economica ma anche di veder decurtare la cifra corrisposta fino ad oggi in base alla propria condizione. Potranno, invece, presentare una domanda ex novo coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno unico e quanti avevano, prima del 28 febbraio 2023, trasmesso una richiesta che non è stata accolta o che non è più attiva.

L’ISEE in corso di validità al 31 dicembre 2022 continua a essere utilizzato per la determinazione degli importi dell’Assegno unico e universale relativi alle mensilità di gennaio e febbraio 2023; ciò in attuazione di quanto stabilito all’articolo 6, comma 7, del citato decreto legislativo n. 230/2021.

Al riguardo, si precisa che in assenza di una nuova DSU presentata per il 2023 e correttamente attestata, l’importo dell’Assegno unico e universale sarà calcolato a partire dal mese di marzo 2023 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa.

Qualora la nuova DSU sia presentata entro il 30 giugno 2023, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2023 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2023 con la corresponsione degli importi dovuti arretrati.

L’assegno unico viene aumentato del 50% per tutti per il primo anno di vita del bambino, e fino a tre anni per famiglie che hanno tre figli o più figli fiscalmente a carico. Per i figli disabili non sono previsti limiti di età.
L’assegno va da un minimo di 50 euro al mese a un massimo di 175 euro per ogni figlio minorenne a carico. Per la fascia tra i 18 e i 21 anni l’importo va invece da un minimo di 25 euro a un massimo di 85 euro al mese.
Sono poi previsti degli cifri aggiuntiva, e nella specie:

  • per ciascun figlio dal terzo in poi l’aiuto viene aumentato di una quota che va da 15 euro, per redditi superiori a 40mila euro, a 85 euro, per redditi fino a 15mila.
  • per le famiglie con 4 o più figli a carico viene erogata anche una maggiorazione forfettaria pari a 100 euro.

L’Assegno Unico, dunque, potrà arrivare ad un importo massimo pari a 263,50 euro mensile, mentre il contributo minimo sarà pari a 75 euro mensili. Per i redditi superiori ai 40mila euro non ci sarà alcuna maggiorazione.